Testimonianza di conversione e ringraziamento a San Giuseppe

Diversi anni fa ero in gita al lago d'Iseo con mia moglie e stavo passando da Tavernola Bergamasca, vicino a Vigolo, quando ebbi una stranissima sensazione. La sera stessa scoprii che mia moglie mi tradiva. Ero sconvolto e ho gridato a Dio. In quel momento, dopo anni di vita sregolata, mi ero ricordato di Lui. Io e mia moglie provammo a ricucire la situazione, anche con aiuti esterni, ma la separazione fu inevitabile.
Dopo la separazione iniziai a far palestra, a rinnovare il guardaroba, a fare un corso di fotomodello-indossatore, a stringere amicizie con ragazzi addetti alle public relation, a frequentare night e ragazze diverse. Ricevetti complimenti per la mia esteriorità, ma non ero mai sazio. Facevo la vita “normale” dei ragazzi, ma era una vita vuota di veri valori.

Successivamente cominciai una relazione seria con una ragazza che aveva “però” il sogno di sposarsi nel Santuario vicino a casa sua. Io, essendo già sposato in chiesa, non avrei potuto realizzare il suo sogno. Iniziai allora a considerare tutto quello che era successo prima, durante e dopo il mio matrimonio e cominciai fiducioso la causa di nullità.

Proprio per essermi riavvicinato alla Chiesa con la causa di nullità, ricominciai saltuariamente a partecipare alla Messa e mi venne il desiderio di tornare a Lourdes che i mei bravi genitori mi avevano fatto conoscere da piccolo. Quell’anno era il 150° anniversario delle apparizioni e, tornando a casa dal bel pellegrinaggio, la mia ragazza notò, nelle foto che avevamo fatto alla grotta, dei segni. I segni, che non avevamo mai visto nelle nostre foto, indicavano la statua della Madonna. Incuriositi abbiamo fatto delle ricerche in internet e casualmente abbiamo scoperto la storia delle apparizioni della Sacra Famiglia a Ghiaie di Bonate. Da allora non persi più una Messa festiva. Quelle colombe, raccontate dalla piccola veggente di Bonate, tenute nelle mani dalla Madonna, simbolo dei coniugi in difficoltà, mi fecero capire quanto è importante l’indissolubilità del Matrimonio, non solo per i preti, ma per il cielo … non avevo più scuse se volevo raggiungerlo.

Dovetti rendermi conto dell’incompatibilità della mia nuova relazione con la fede che stavo riscoprendo. Arrivò proprio in quel periodo la sentenza del tribunale Ecclesiastico a riguardo della nullità, ma purtroppo fu negativa e così, quando la mia ragazza mi chiese di sposarla civilmente io, pur con grande dolore e volendola sposare, non le dissi di sì. La mia ragazza mi lasciò. La preghiera fu il mio rifugio, pregavo il S. Rosario a Maria SS. e, nella mia ignoranza religiosa, a volte riflettevo del perché, in questo mondo che svilisce la figura paterna, non esistesse nella Chiesa una preghiera a San Giuseppe, volevo addirittura scriverne una io e su un biglietto scrissi “Ave Giuseppe”.
Successivamente un giorno, rileggendo la sentenza negativa del Tribunale Ecclesiastico, mi accorsi di un errore-coincidenza. Non mi persi d’animo e chiedendo aiuto al patrono dei casi disperati, San Giuda Taddeo (invocandolo come apparso a Ghiaie di Bonate il 28/05/1944), affidai a lui la mia nuova causa di nullità. Vista questa nuova possibilità io e la mia ragazza tornammo insieme promettendoci di frequentarci come fratelli.
In questo periodo scoprii le Apparizioni di Itapiranga grazie al fatto che avevo letto in internet che Edson Glauber era stato a Ghiaie di Bonate. In qualche settima lessi tutti i bellissimi messaggi disponibili e mi furono e mi sono molto d’aiuto, per rafforzare e continuare il mio percorso di conversione pieno di buche. Grande sorpresa fu leggere nei messaggi di Itapiranga che Dio vuole far conoscere al mondo il Cuore Castissimo di San Giuseppe. Che dire quando lessi la preghiera “Ave Giuseppe”?

Oltre a colpirmi che le apparizioni erano avvenute anche a Vigolo e Tavernola, mi colpì il primo messaggio donato da Gesù alla mamma di Edson Glauber, Maria do Carmo, che parlava proprio dell’adulterio e riconobbi in quelle parole la Voce del Buon Pastore.

Un altro messaggio che mi colpì fu quello dell’11 dicembre 2007 alla Fraternità La Visitazione di Verona. In questo luogo, per ordine di Gesù, la Madonna e San Giuseppe toccarono con i loro piedi il pavimento della Cappella della Fraternità. Il Cielo promise che in quel luogo molte famiglie si sarebbero convertite e gli sposi infedeli sarebbero tornati a Dio.
Nel frattempo i tempi del secondo processo di nullità del mio precedente matrimonio si allungavano e la situazione con la mia ragazza non era semplice. La mia ragazza aveva anche timore che mi sarei fatto prete. Mi disse che il giorno di San Valentino sarebbe stato il nostro ultimo giorno insieme e, come suo regalo, mi avrebbe accompagnato alla Fraternità La Visitazione di Verona.
Fu così: arrivati alla Fraternità, ci accolse la fondatrice con queste parole: “Vediamo oggi cosa mi ha preparato il Signore, di solito la domenica sono sempre impegnata ... Siete qui per la missione del Brasile?” “No, no” Le rispondo e, un po' alla S. Tommaso, aggiungo: “Volevo vedere il segno del volto di Gesù e dove i genitori di Gesù hanno toccato con i loro piedi il pavimento.” La fondatrice della Fraternità ci accompagnò nella cappella e ci indicò il volto ed io ebbi la grazia di capire da solo dove la Madonna e San Giuseppe avevano toccato il pavimento. Dopo aver fatto un momento di Adorazione Eucaristica, abbiamo parlato con la fondatrice e, nel giorno di San Valentino, ci ha proposto di partecipare agli incontri per prepararsi alla Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Nonostante tutto questo, alla sera, dopo la cena in un ristorante a Ghiaie di Bonate, la mia ragazza mi lasciò per la seconda volta.
I miei amici e i miei parenti erano contro di me. Mi ricordo ad esempio che mia mamma, che non vedeva tutto il male nello sposarsi civilmente, mi disse: “Ma non pensi al futuro?” Le risposi: “Più futuro della vita eterna a cosa devo pensare?”
Spostata questa mia situazione-montagna, il giogo divenne leggero, la preghiera consolazione e un giorno di primavera, ad un incontro di preghiera a Erba con i veggenti di Medjugorje, indicatomi dalla fondatrice della Fraternità della Visitazione, divenne uno dei giorni più belli della mia vita.
Un sostegno importante per la mia situazione fu anche il cammino per le persone separate e divorziate organizzato dalla mia Diocesi. Ringrazio il Cielo per avermi fatto conoscere sacerdoti, e volontari competenti e accoglienti dal cuore grande.
In questo periodo conobbi il gruppo di preghiera di Vigolo, dove c’è la sede dell’Associazione della Regina del Rosario e della Pace di Itapiranga (A.R.R.P.I.) e con un ragazzo dell’associazione condividemmo un bel pellegrinaggio come barellieri UNITALSI a Lourdes. A dicembre 2010 questo ragazzo, mi invitò a Mozzo (BG) ad un incontro di preghiera con Edson Glauber. Come dimenticare che al mio primo incontro con il veggente brasiliano la Madonna appariva arrivando proprio da Ghiaie di Bonate? Come dimenticare che proprio in quel giorno era presente anche la futura serva di Dio, Giulia Gabrieli?

Da quel giorno particolare, cercai di partecipare agli incontri di preghiera con Edson e in uno di quelli, in una bella casa a Colombano di Corte Franca, il veggente raccontò, fra le varie cose, che erano apparse, oltre alla Madonna, anche Santa Rita da Cascia e Santa Teresa di Lisieux.
Di Santa Rita avevo qualche vago ricordo, ma dell’altra santa non sapevo nulla e mi dovetti far ripetere quel nome strano da un amico. Incuriosito cercai la sera stessa in internet la storia della santa; rimasi colpito, stampai una sua semplice ma istruttiva novena e, non so perché, mi venne in mente di consegnarla alla mia ex ragazza.
Il primo gennaio, senza dirmi niente, la mia ex ragazza iniziò la novena a S. Teresa di Lisieux e il 12 gennaio, come un fulmine a ciel sereno, mi disse in modo deciso che voleva andare in missione in Brasile! Scoprii più avanti che S. Teresa è protettrice delle missioni.
Vincendo i miei timori e le mie debolezze umane per recarmi in una zona povera del Brasile, accettai la sua successiva richiesta di accompagnarla alla missione proprio della Fraternità la Visitazione. Cercando di rendere grazie al Cielo ricordo queste coincidenze: 13 maggio (prima apparizione a Ghiaie di Bonate) fu la partenza per la missione, il 21 maggio (apparizione silenziosa della Sacra Famiglia a Ghiaie) il giorno più bello per entrambi durante la S. Messa e il 28 maggio (apparizione di S. Giuda Taddeo a Ghiaie) fu il giorno del ritorno.
Dopo altri anni, dopo altre croci, dopo altre grazie e coincidenze, dopo due sentenze positive di nullità matrimoniale, alla Cappella della Sacra Famiglia a Ghiaie di Bonate, ho potuto chiedere in ginocchio alla mia ragazza di sposarmi … e ci sposammo al Santuario dei suoi, anzi, dei nostri sogni.

Il gruppo di amici di preghiera dell’A.R.R.P.I. di cui facciamo parte, ci sono stati vicino e condividiamo con loro parte delle nostre gioie e dolori. Un grazie particolare a San Giuseppe. Una sola volta sono riuscito a pregare le mille Ave Giuseppe, ma ne è valsa veramente la “pena” di donare a lui l’intera giornata e da allora, come posso, cerco di far conoscere il suo Cuore Castissimo e Lui, nel frattempo, lavora per me … assicuro che sono sempre in debito … Grazie San Giuseppe!


Testimonianza di: D.

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